PRODUZIONE SEMILAVORATI

 

IN QUESTA PAGINA VI MOSTREREMO IN ORDINE QUANTI E QUALI SONO I METODI DI PRODUZIONE ED I PROCESSI SEGUENTI FINO AD ARRIVARE AI SEMILAVORATI

 

FOGGIATURA

Questo processo produttivo , ha lo scopo di impartire all’argilla la forma e consiste nella prima parte della lavorazione dei  prodotti. In base alla quantità e alla tipologia del pezzo verrà selezionato il metodo di foggiatura  più adatto tra i seguenti:

STAMPATURA A MANO

Questa tecnica viene in genere utilizzata, per la produzione di bassorilievi ,pannelli o comunque forme semplici e di consueto è utilizzata per piccole quantità. Consiste nel pressare l’impasto allo stato plastico , in piccole porzioni o a sfoglie, contro la superficie dello stampo in modo che assuma la forma di cui lo stampo rappresenta il negativo. Di consueto è utilizzata per piccole quantità.

STAMPATURA AL TORNIO

Questa è una tecnica che usiamo solo per la produzione di piatti di medie e grandi dimensioni, consiste nell’appoggiare sul tornitore lo stampo che a volte supera i 50 cm , metterlo in centro, fare una lastra di argilla spessa 1,5 cm circa e di diametro un po’ più grande della dimensione del piatto; dopodiché facendo girare il tornio ,si applica una forte pressione sulla lastra di argilla ,in modo da conferirle la forma dello stampo, in seguito viene poi applicato il piede. per capirci meglio osservate l’immagine.

stampatura al tornio

COLAGGIO

Questo tipo di foggiatura viene effettuata allo stato di barbottina ,  utilizzando l’impasto in forma di sospensione liquida più o meno fluida : la miscela è costituita da impasto secco in granuli , da acqua in genere un 30-40% circa e una piccolissima percentuale di fluidificante , che come dice il nome serve a conferirgli una maggiore fluidità.

La tecnica del colaggio è tra quelle usate attualmente per la realizzazione di forme complesse (che possono presentare sottosquadri) in un sol pezzo. questa tecnica, dal punto di vista esecutivo è semplice in quanto non richiede particolari attrezzature e gli stampi utilizzati ,in genere di gesso, sono di facile esecuzione e poco costosi rispetto a quelli impiegati per le altre tecniche. Per queste sue caratteristiche il colaggio è adatto sia per produzioni di livello artistico che per produzioni artigianali.

L’argilla , a questo stato liquido viene introdotta negli stampi di gesso fino a riempirli , dopo aver fatto spessore all’ interno degli stampi grazie alla porosità del gesso che assorbe l’acqua , i pezzi vengono scolati e in seguito estratti dagli stampi.

tecnica di colaggio  con una forma semplice.

estrazione di  forme complesse.

estrazione dagli stampi di forme più complesse.

CALIBRATURA

In questo caso l’argilla viene usata allo stato plastico ,poiché, questo metodo sfrutta l’utilizzo di un tornio meccanico che a sua volta fa ruotare uno stampo di gesso che modella una parte del pezzo mentre un utensile , appositamente sagomato , provvede a distribuire e a comprimere l’impasto sullo stampo sagomando l’altra parte. l’uso del tornio rende questa tecnica di foggiatura, l’ideale per eseguire piatti o comunque forme di tipo circolare

calibratura

PRESSATURA CON PRESSA IDRAULICA E ROTANTE

Si tratta di una foggiatura che si basa sulla compressione dell’impasto allo stato plastico (esercitata da presse rotanti o idrauliche) tra le due valve di uno stampo in modo che ne riempia le cavità. Questa tecnica è in parte simile alla pressatura a mano , in quanto si ricorre comunque a uno stampo e si esercita una pressione sull’impasto plastico , ma si distingue per la notevole pressione esercitata , ma in questo caso è lo stampo a esercitare la pressione in tutte le sue parti e a modellarne la forma in una sola operazione. All’interno dello stampo circola un reticolo di tubi che consentono ,tramite l’uso di aria di far fuoriuscire il pezzo velocemente. Con tale metodo , che in confronto ad altri costituisce un sistema rapido e preciso , si realizzano oggetti pieni e cavi di forma più o meno complessa ma a condizione che non presentino sottosquadri ,riusciamo inoltre a conferire al pezzo una maggiore resistenza .

Gli stampi utilizzati da queste presse sono perfettamente sovrapponibili e sono delimitanti una cavità corrispondente alla forma dell’oggetto,quando le presse vengono aperte viene inserita l’argilla (in genere sotto forma di lastra)nella parte inferiore dello stampo dopodiché con la conseguente chiusura dello stampo l’argilla viene pressata e l’eccesso di pasta sfugge all’esterno dello stampo e allo stesso tempo attutisce l’impatto tra i due semistampi. Alla riapertura della stampo verrà effettuata l’estrazione del pezzo , che, grazie alla pressione dell’ aria che circola all’interno dello stampo aiuterà il distacco del pezzo dallo stampo stesso.

pressatura con pressa idraulica

PRESSA ROTANTE

La tecnica di produzione per i due tipi di presse è la stessa a differenza che la pressa rotante può eseguire solo pezzi di tipo circolare ,  è molto più veloce ed i suoi stampi sono in metallo perciò duraturi nel tempo ma  hanno  costi più elevati.

lavorazione con pressa rotante

IN SEGUITO ALLA FOGGIATURA SEGUONO ALTRI 4 PROCESSI DI LAVORAZIONE: RIFINITURA , SPUGNATURA , ESSICAMENTO E COTTURA

RIFINITURA

Le operazioni di rifinitura servono a correggere le imperfezioni della foggiatura e se necessario, applicare all’oggetto quelle parti accessorie , che per necessità vanno foggiate a parte. La seguente operazione viene eseguita quando l’argilla , dopo un parziale essiccamento ,ha conseguito una consistenza tale da poter esser facilmente tagliata da una lama di coltello. Questo processo nel caso di oggetti tondo o con una base circolare puo essere effettuato anche tramite l’uso del tornio.

esempio di come si presentano gli oggetti prima della rifinitura

rifinitura scatolina  da 10 cm

SPUGNATURA

Attraverso l’uso della spugna umida , l’oggetto viene ulteriormente migliorato , oltre a eliminare gli ultimi difetti derivati dalla rifinitura , si conferisce all’oggetto una migliore porosità , una superficie più ruvida e di conseguenza un ottimo assorbimento. A volte questa operazione viene effettuata anche al tornio a seconda se i pezzi sono circolari o meno.

spugnatura al tornio e a mano .

ESSICAMENTO

Questa importante fase della lavorazione delle paste ceramiche ha per scopo di riportare al valore di circa 1/2% l’acqua ,che in gran parte era stata addizionata all’impasto per renderlo più plastico e foggiabile. Questa riduzione è indispensabile, visto che il rapido riscaldamento di un impasto umido dentro un forno ne provocherebbe deformazioni , fenditure o addirittura la frantumazione, in conseguenza all’intensa vaporizzazione dell’acqua. Questo processo viene effettuato o in modo naturale, cioè lasciando il pezzo all’aria aperta o sfruttando l’essiccatoio che attraverso l’emissione di aria calda rende questa fase più veloce.

Foto. Esempio interno dell’essiccatoio durante la procedura di essiccamento.

COTTURA

La cottura è l’operazione fondamentale del processo tecnologico in quanto da origine al materiale ceramico trasformando le materie prime dell’impasto in nuovi composti che conferiscono al cotto particolari proprietà : l’insolubilità , la solidità , la resistenza meccanica, la porosità ecc… In questa fase finale della nostra lavorazione ,i prodotti essiccati vengono infornati nell’carrello del forno con speciali modalità , che variano a seconda della forma dei pezzi e dalle caratteristiche tecnologiche degli impasti; dopodiché il forno inizia il suo ciclo di cottura fino ad arrivare sulla soglia dei 1000°C e in seguito scendere fino a zero. Poiché durante la cottura i prodotti subiscono svariate trasformazioni chimico-fisiche , questo ciclo di cottura può richiede diverse ore che variano dalle 20 alle 24 ore a seconda della quantità di materiale introdotto.

Una volta terminato il ciclo di cottura e verificato che la temperatura è sufficientemente bassa viene estratto il carrello dal forno e in seguito i pezzi dal carrello.

carrello del forno prima  e dopo la cottura dei prodotti

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